L'inibitore della tirosin-chinasi ( TKI ) Imatinib ( Glivec, Gleevec ) ha rivoluzionato la gestione della leucemia mieloide cronica. Tuttavia, circa il 25% dei pazienti non riesce a mantenere una risposta adeguata.
Sono stati identificati i biomarcatori di espressione genica che potrebbero essere utilizzati per prevedere la risposta a Imatinib.
L'espressione di 29 geni precedentemente implicati nella patogenesi della leucemia mieloide cronica è stata misurata dal saggio TLDA ( TaqMan Low Density Array ) in 73 campioni di pazienti affetti da leucemia mieloide cronica.
I pazienti sono stati divisi in classi di bassa e alta espressione per ogni gene e fallimento di Imatinib ( IF ), probabilità di raggiungere CCyR ( risposta citogenetica completa ), sopravvivenza libera da progressione e sono state confrontate le sopravvivenze globali collegate a leucemia mieloide cronica.
I risultati sono stati convalidati in una seconda coorte di 56 pazienti, con una ulteriore validazione tecnica utilizzando saggi personalizzati di espressione genica con una tecnica RT-qPCR tradizionale in una sotto-coorte di 37 pazienti.
I pazienti con bassa espressione di PTCH1 hanno mostrato una risposta clinica peggiore per tutte le variabili in tutte le coorti.
PTCH1 è risultato essere il più importante predittore nell'analisi multivariata rispetto ai punteggi Sokal, EUTOS e all’età.
Il test di espressione di PTCH1 ha mostrato adeguata sensibilità, specificità e valori predittivi per prevedere il fallimento di Imatinib.
Considerati i diversi trattamenti disponibili per la leucemia mieloide cronica, la misurazione della espressione di PTCH1 al momento della diagnosi può aiutare a stabilire chi trarrà più benefici da Imatinib e chi sarà selezionato per un inibitore della tirosin-chinasi di seconda generazione. ( Xagena2015 )
Alonso-Dominguez JM et al, Am J Hematol 2015; 90:20-26
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