Passamonti Neoplasie ematologiche
Arcaini Ematologia
Bringhen - Mieloma
Passamonti: Macroglobulinemia di Waldenstrom

Inotuzumab ozogamicin per la malattia residua misurabile nella leucemia linfoblastica acuta in remissione


Il rilevamento della malattia residua misurabile ( MRD ) è il più forte predittore di recidiva nella leucemia linfoblastica acuta ( ALL ).
L'impiego di Inotuzumab ozogamicin ( Besponsa ) nel contesto della malattia residua misurabile può migliorare gli esiti.

Pazienti con leucemia linfoblastica acuta in prima remissione completa ( CR1 ) o oltre ( CR2+ ) con malattia residua misurabile maggiore o uguale a 1 x 10-4 sono stati arruolati in uno studio di fase 2.

Inotuzumab è stato somministrato a 0.6 mg/m2 il giorno 1 e 0.3 mg/m2 il giorno 8 del ciclo 1, quindi a 0.3 mg/m2 i giorni 1 e 8 dei cicli 2-6.

Sono stati trattati 26 pazienti consecutivi con un'età media di 46 anni. 19 ( 73% ) erano in prima remissione completa e 7 ( 27% ) oltre la prima remissione completa; 16 ( 62% ) avevano leucemia linfoblastica acuta positiva al cromosoma Philadelphia ( Ph+ ). 15 ( 58% ) avevano malattia residua misurabile basale superiore o uguale a 1 x 10-3.

Sono stati somministrati 3 cicli mediani. 18 pazienti ( 69% ) hanno risposto e hanno raggiunto la negatività della malattia residua misurabile.

Dopo un follow-up mediano di 24 mesi, il tasso di sopravvivenza libera da recidiva a 2 anni è stato del 54% e il tasso di sopravvivenza complessiva a 2 anni è stato del 60% nell'intera coorte.

La maggior parte degli eventi avversi era di basso grado; la sindrome da ostruzione sinusoidale è stata osservata in 2 pazienti ( 8% ).

In sintesi, Inotuzumab ozogamicin ha determinato favorevoli tassi di negatività della malattia residua misurabile, profili di sicurezza e sopravvivenza per i pazienti con leucemia linfoblastica acuta e stato di malattia residua misurabile positivo. ( Xagena2024 )

Jabbour E et al, Blood 2024; 143: 417-421

XagenaMedicina_2024



Indietro